Il ciliegio del mio nemico | Ting Kuo Wang
Il ciliegio del mio nemico è considerato un tesoro della letteratura cinese contemporanea che ci trasporta in uno spazio antico dove un amore è stato perduto.
In un piccolo paese da cui si può udire il rumore del mare, un uomo si trova nella sua caffetteria in eterna attesa del ritorno di sua moglie Qiuzi. Ad aprire la porta sarà invece l’amante della donna, Luo Yiming, ricco banchiere ormai in pensione. La conversazione turberà così tanto i loro animi da condurre l’uomo a gettarsi da una balaustra.
In cerca di risposte, la figlia di Luo varcherà la soglia della caffetteria ritrovandosi ad ascoltare la storia di uomo ambizioso, figlio di un padre che raschiava il pavimento della scuola e che giocava d’azzardo per tirare su i soldi per curare la moglie, una madre malata che cuciva calzini ogni volta che poteva. Ciò che segnerà completamente la vita del nostro protagonista, di cui ignoriamo il nome, sarà l’amore. Un amore che ha il volto di Qiuzi.
<< La sua ingenuità illuminava le zone d’ombra del suo amato e alleggeriva la pesantezza della sua vita>>.
L’amore permeerà le loro fragili esistenze, fino a quando un violento terremoto non creerà crepe incolmabili.
<<Gli anni col tempo sbiadiscono, ma un giorno preciso, se lo si fissa con una traccia scritta, non può sparire e le sensazioni che ci ha evocato prima o poi si risvegliano>>.
Si risvegliano le paure di Qiuzi, la sua fragilità, la sofferenza per la morte della sorella. Grazie a una macchina fotografica vinta per caso, inizia a frequentare i corsi di fotografia a casa di Luoyiming e tra i due nasce una storia d’amore.
<<Il ciliegio non era ancora in fiore quando Qiuzi mi lasciò. Quell’anno perdemmo la primavera>>
Le ferite del nostro protagonista riemergono con prepotenza. Lascia il suo lavoro e apre una caffetteria in un paese sperduto a ridosso del mare, dove spera che la sua Qiuzi faccia un giorno ritorno.
Il ciliegio del mio nemico è il racconto di un amore perduto, di un destino che sopraffa le esistenze. È un libro sui sentimenti, tanto fragili e rari da proseguire una strada diversa da quella che avremmo voluto. La penna delicata e lieve di Ting Kuo Wang ci narra la storia infelice di un uomo solo.
Attraverso le sue pagine ci perdiamo nel labirinto di parole cariche di significato dove il linguaggio ermetico si mescola alle credenze cinesi, all’interpretazione dei sogni e della natura. Non a caso viene rievocato il profumo di tubere che al nostro narratore ricorderà sempre il sorriso della madre quando le sistemava nei vasi.
Il ciliegio che fiorisce nel giardino di Luo Yiming se da un lato rappresenta la giovinezza, rinascita e scoperta per la persona di Qiuzi, dall’altro è la fine della primavera, la fine di un amore e la consapevolezza che non ci si può opporre al destino. Perfino vendicarsi del proprio nemico non ha senso di fronte alla forza prorompente dei sentimenti.
È ormai inverno e Qiuzi non tornerà più.
<< In sogno anniento il mio nemico, accanto al letto fiorisce il ciliegio>>.
Grazie per la tua recensione.
Credo proprio che acquisterò questo libro.
Domenico