Lasciate che mi presenti, sono Cristina, odio le copertine rigide e i luoghi comuni. Mi piace la cioccolata, meglio se calda e mentre fuori nevica. Un cielo grigio al mattino può trasformarsi in uno splendido giorno di sole.
Quando mia madre smise di leggermi le favole, andai da lei col libro in mano e le chiesi di insegnarmi a leggere. Avevo cinque anni e lo stesso carattere tosto di oggi. Seduta su una poltrona immaginavo il mondo che leggevo.
Quando a 22 anni lasciai la mia città, portavo una valigia piena di odori, sapori, diapositive e un vecchio taccuino. Ben presto iniziai a scriverci pensieri. Da quel momento non ho più smesso. Oggi, quel mondo che leggevo lo vedo con i miei occhi. Viaggio fuori stagione. Raccolgo storie, fotografo momenti, leggo in giro per il mondo.
Racconti in valigia raccoglie storie di viaggi, delle persone incontrate, o semplicemente pensieri. Le recensioni dei libri sul comodino e di quelli portati dentro la valigia.
Questi ultimi scelti per avvicinarmi ai luoghi che visito. Vi sono anche diapositive, ricordi di momenti unici.
E’ un po’ il mio specchio. La parte che vede, ma soprattutto ‘sente’ il mondo.
Credo fermamente che bisogna avvicinarsi all’altro, in uno spazio che non è nostro, predisponendoci all’incontro e all’ascolto ma, soprattutto, all’osservazione.
E’ così che arrivano le storie. Un po’ come i libri.